E' giunto oggi sul mercato "Boys & girls", il disco di debutto degli Alabama Shakes, formazione di Athens, Alabama, esplosa presso il pubblico statunitense in occasione della passata edizione del festival CMJ: "Quando ci suonammo non riuscimmo a comprendere l'importanza di ciò che stava accadendo", ha ammesso la cantante e chitarrista Brittany Howard, "Siamo semplicemente saliti sul palco suonando come abbiamo sempre fatto. Non eravamo nervosi. E, soprattutto, non avevamo idea che il locale fosse pieno di discografici". Di lì alla pubblicazione della propria prima prova sulla lunga distanza il passo è stato breve: molte etichette hanno iniziato a scrivere alla band, che - tuttavia - non avevano ancora nulla di registrato da proporre. "Siamo entrati in studio a registrare con il solo aiuto di un tecnico del suono, semplicemente perché non avevamo idea di chi avremmo potuto chiamare come produttore", ha continuato la Howard.
A spuntarla, alla fine, è stata la ATO: "Sembrano un gruppo alternative, ma per la verità la loro musica trascende generi e generazioni", ha spiegato il manager dell'etichetta Jon Salter, "Come tutte le band poi diventate leggendarie, gli Alabama Shakes attingono ai loro dischi preferiti per reinterpretarli con la propria personale sensibilità".